Aiutare i più piccoli

Quando un bambino ha un parente (genitore, nonno, zio...) ricoverato in Terapia Intensiva è fondamentale dirgli la verità. Il bambino vede in voi la tensione, mentirgli non lo aiuterà anzi, penserà che gli state nascondendo qualcosa. Usate un linguaggio appropriato all'età, con termini facilmente comprensibili, si può evitare di entrare troppo nel dettaglio, bastano poche e semplici parole dette con dolcezza, ma in modo diretto.

aiutare i più piccoli

Il bambino starà probabilmente provando forti emozioni, dovute al distacco e alla vostra tensione. E' opportuno rassicurarlo, dirgli che capite come si sente; dirgli che provare certe emozioni - come tristezza, paura e rabbia - è normale e giusto di fronte ad una situazione del genere. E' sempre bene, infatti, legittimare il bambino anche nell'espressione delle emozioni, sia al momento della notizia della malattia e del ricovero, sia davanti agli eventi che si presenteranno in futuro.

Un bambino ha bisogno di sentire il vostro sostegno: potete dimostrarglielo con un abbraccio e dicendogli che siete al suo fianco per aiutarlo ad affrontare questa difficile situazione. La rassicurazione inizia standogli vicino.

In alcuni casi è possibile chiedere aiuto ad uno psicologo o a persone abituate a trattare con i bambini, ma le figure più importanti per un bimbo sono quelle a cui lui vuole più bene: è del loro sostegno che in un momento del genere ha più bisogno.

In casi particolari e con una preparazione mirata all'età, è possibile far entrare i bambini in reparto. La visione del loro caro è spesso fonte di sollievo perchè, non riuscendo a figurarsi come stia, talvolta i bambini immaginano scenari ben peggiori di quelli reali.

ultima revisione: 4 agosto 2020 - GF

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