Ospedale di Dolo

 

UNITA’ OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE OSPEDALE DI DOLO (Venezia)
Ingresso Rianimazione: monoblocco centrale corpo B nelle immediate vicinanze della portineria

 intro

 IL PERSONALE

  •  I MEDICI che lavorano in Terapia Intensiva sono specializzati in “Anestesia e Rianimazione”; ogni giorno, almeno un medico è sempre presente, 24 ore su 24.

  •  Anche gli INFERMIERI sono presenti 24 ore su 24; troverete 2 infermieri per ogni turno di servizio.

  •  Gli O.S.S. (Operatori Socio Sanitari) svolgono funzioni di supporto e collaborazione.

personale

ORARIO DI VISITA: dalle 15.30 alle 20.30.

Durante l’orario di visita potrete vedere il vostro caro attraverso le finestre, nel corridoio visite. Accanto ad ogni finestra è presente un citofono per parlare con il paziente (premere il tasto PAZIENTE) o con gli infermieri in guardiola (premere il tasto INFERMIERE). Durante tutto l’orario potete entrare e stare vicini al vostro caro; normalmente è consentito l’ingresso di una sola persona alla volta per ogni paziente seguendo il percorso della linea gialla.

  •  Qualsiasi variazione riguardante l’orario o il numero di visite contemporanee va preventivamente concordata con il personale in servizio.

  •  Si accede dal nuovo ingresso Ovest nelle immediate vicinanze della nuova portineria, vicino alla quale si trova la sala d’attesa e l’entrata al pubblico. Suonare il citofono per comunicare con il personale.

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 INFORMAZIONI AI FAMILIARI

Dalle ore 15.00 alle ore 16.00 il medico di reparto è a vostra disposizione per darvi informazioni sui ricoverati. Per ovvie ragioni di riservatezza, le informazioni, vengono fornite solo ai familiari diretti. Di norma non vengono date notizie per telefono. All’ingresso del paziente vi verrà chiesto un recapito telefonico in caso di comunicazioni importanti.

L’AMBIENTE

Nella nostra Rianimazione ci sono 6 posti letto; le pareti, per la maggior parte, sono sostituite da vetrate, per permettere al personale di visionare tutti i degenti dalla guardiola.

Molto spesso i pazienti sono solo parzialmente coperti, per ragioni assistenziali (esami diagnostici), per favorire una adeguata regolazione della temperatura, e a volte perché il paziente stesso si scopre. In ogni caso il personale di assistenza fa ogni sforzo per proteggere la dignità e il pudore degli ammalati. Potrebbe capitarvi di vedere ammalati a cui sono state bloccate le mani e/o i piedi: tale provvedimento viene applicato in casi estremi e nell’interesse del malato. Infatti alcuni movimenti incontrollati potrebbero far sì che un tubo, un importante accesso venoso, o altro, vengano staccati, con effetti potenzialmente molto pericolosi.

Vicino ad ogni letto troverete diversi strumenti, i quali possono emettere suoni particolari: non allarmatevi! il personale di assistenza sa riconoscerli e capire se è necessaria o no un’azione immediata.

stanza

ASPETTI PRATICI E DI COMPORTAMENTO

  •  Al momento del ricovero in Rianimazione, il paziente ha bisogno di cure immediate ed urgenti, che occupano tutto il personale in servizio. Per questo motivo vi potrà capitare di dover attendere anche molto prima di avere notizie sul suo stato di salute; sappiamo che questo è per voi un momento di sofferenza e di ansia, ma dobbiamo occuparci per prima cosa del vostro caro. Appena possibile saremo da voi!

  •  Prima di entrare è necessario indossare copriscarpe, solamente in casi particolari vi sarà chiesto di indossare camice, cuffia e mascherina: è una misura protettiva per l’ammalato.

  •  Prima di entrare e prima di uscire è importante che vi laviate le mani.

  •  Non è possibile portare cibo, bevande, fiori o altro ai pazienti, a meno che non abbiate ricevuto autorizzazione da parte del personale sanitario.

  •  Se avete ricevuto il permesso potrete far sorseggiare un po’ d’acqua o eventualmente inumidire le labbra.

  •  Probabilmente avrete voglia di stringere la mano, accarezzare o baciare il vostro caro per dimostrargli la vostra presenza e il vostro affetto: fatelo senzaproblemi, ma attenzione a non toccare i tubi, i fili e gli strumenti.

  •  In situazioni particolari, come il ricovero di un nuovo paziente oppure la necessità di eseguire alcune manovre in un paziente già presente, potrà esservi chiesto di lasciare immediatamente la Rianimazione. Abbiate pazienza, il personale è concentrato in una manovra impegnativa e appena possibile vi farà rientrare.

  •  Se il vostro caro ha un tubo in trachea o se è stata fatta la tracheotomia, è normale che non riesca a parlare. Non spaventatevi, è una situazione solo momentanea. Quando il tubo o la cannula verranno tolti il paziente potrà parlare normalmente.

  •  Non sorprendetevi se mentre voi parlate il malato si addormenta; questo succede spesso, sia per effetto dei farmaci sedativi, sia per l’affaticamento che accompagna ogni malattia grave.

  •  Tutto il personale della Rianimazione è molto attento nei confronti di ogni esigenza di carattere religioso. Esprimete pure le necessità del vostro caro: verrà fatto quanto possibile per rispettarle.

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ASPETTI EMOTIVI

  •  Quando un familiare o un amico vengono ricoverati in Rianimazione è normale sentirsi emotivamente coinvolti, specialmente quando la situazione è critica. Stupore, incredulità, senso di impotenza, accompagnati da ansia, paura per la vita del proprio caro, sono sensazioni comuni.

  •  Vorremmo suggerirvi di esprimere i vostri sentimenti con i familiari, con gli amici, e con il personale in servizio, il quale ha familiarità con le situazioni che state vivendo e potrà offrirvi la comprensione e il supporto emotivo di cui avete bisogno.

NUMERI UTILI

Vi ricordiamo che le notizie riguardanti lo stato di salute dei degenti non possono essere fornite per telefono, ma nel caso abbiate necessità di comunicare con il personale di servizio potete farlo a questi numeri:

SERVIZIO DI RIANIMAZIONE: 041/5133281
COORDINATORE: 041/5133443
SEGRETERIA: 041/5133181
FAX: 041/5133475
E-MAIL: rianimazione.dolo@aulss3.veneto.it

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PICCOLO DIZIONARIO

  • ASPIRATORE: serve ad aspirare secrezioni dalla trachea ma anche la saliva dalla bocca. Molte volte, infatti, i pazienti in terapia intensiva non riescono a deglutire.

  • CATETERE ARTERIOSO: è un tubicino di materiale plastico introdotto in una arteria del polso o dell’inguine; permette di avere una misura continua della pressione arteriosa e di eseguire prelievi di sangue.

  • CATETERE VENOSO CENTRALE: tubicino di materiale plastico inserito dal medico in una grossa vena del collo o del torace, serve per la somministrazione di farmaci e nutrire il malato.

  • MONITOR: è simile ad un televisore che mostra onde e numeri; ogni onda corrisponde ad un parametro (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, etc.) che viene misurato da appositi sensori applicati al paziente.

  • POMPE DI INFUSIONE: sono strumenti che servono a dosare in maniera precisa i farmaci e le infusioni da somministrare.

  • RESPIRATORE: apparecchio che serve a far respirare il paziente.

  • SONDINO NASO GASTRICO: è una sonda che attraverso il naso arriva nello stomaco. Ha lo scopo di svuotare lo stomaco, oppure di somministrare appositi preparati che servono a nutrire il paziente.

  • TRACHEOTOMIA: piccolo intervento chirurgico che permette di introdurre un tubo in trachea direttamente attraverso il collo; ha le stesse funzioni del tubo introdotto in trachea per la bocca o per il naso, ma può rimanere in sede per tempi più lunghi.

  • TUBO OROTRACHEALE / RINOTRACHEALE: tubo di plastica sagomato, introdotto in trachea dal naso o dalla bocca, serve a collegare il paziente al respiratore automatico e a tenere pulite le vie aeree mediante l’aspirazione delle secrezioni. Può rimanere in sede per brevi periodi di tempo. Successivamente, in alcuni casi, può essere necessario passare alla tracheotomia.

Al momento del ricovero quando il vostro familiare non è in grado di esprimere il proprio consenso alla comunicazione dei dati sanitari, il personale vi chiederà di pronunciare il vostro consenso per conto dell’interessato al trattamento dei dati sensibili. In altre parole, sarà necessario comunicare al personale della terapia intensiva a chi dovranno essere date le informazioni cliniche sul paziente.

Tutela della Privacy Informativa (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, N. 196) 

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Ultima revisione: 13 maggio 18 - GF

 

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