San Giovanni Bosco - Torino

INFORMAZIONI GENERALI

OspedaleL’Ospedale San Giovanni Bosco si trova nella periferia nord di Torino. Fa parte della nuova ASL Città di Torino ed è il centro di riferimento per alcune malattie come: emorragie cerebrali, traumi, ictus, patologie vascolari, chirurgia del pancreas, chirurgia toracica, chirurgia maxillo facciale. E’ dotato di radiologia interventistica e risonanza magnetica.

La nostra rianimazione è un reparto di 12 letti attrezzati per curare i pazienti che hanno una malattia grave e che necessitano di monitoraggio continuo.

TI

E’ uno spazio aperto che permette la visuale su tutti i letti, e la privacy dei pazienti è garantita da tende e separatori mobili. E’ gestita da medici infermieri e OSS dedicati esclusivamente al reparto.

Lavoro

LE VISITE

I famigliari dei nostri pazienti possono stare accanto al loro caro sia di giorno che di notte, tutti i giorni della settimana, tranne quando si fanno delle terapie o delle procedure particolari. L’accesso ai letti è possibile attraverso un corridoio esterno e questo evita affollamento e disordine in reparto. La normale procedura igienica richiesta ai visitatori è il lavaggio delle mani prima e dopo la visita.

Anche i bambini possono visitare i loro genitori ammalati; questo avviene con l’aiuto della nostra psicologa, Alessandra, che prepara i piccoli all’incontro e li segue nelle fasi successive.

Quando i pazienti non sono più sedati e possono interagire con l’ambiente circostante cerchiamo di assecondare i loro bisogni, questo ci ha portato a far entrare in reparto anche animali domestici opportunamente controllati.

Pet

Family

 

 

 

 

 

 

 

Cerchiamo di creare un ambiente accogliente permettendo ai famigliari di intrattenere il proprio caro come ritengono meglio, oppure cerchiamo di far uscire i malati dalla rianimazione per brevi momenti di distrazione.

Chitarra

 Piano

 

 

 

 

 

 

 

I COLLOQUI CON LE FAMIGLIE

Tutti i giorni alle 16.00 uno dei medici del reparto insieme ad un infermiere incontra le famiglie per aggiornarle sulla situazione clinica del proprio caro. Se vi sono variazioni importanti siamo noi che telefoniamo e richiediamo un colloquio al di fuori di questo orario.

Quando i pazienti sono svegli e in grado di partecipare al loro piano di cure, se lo desiderano, vengono coinvolti nelle scelte terapeutiche e la loro opinione quando consapevole e attuale viene tenuta in massima considerazione. Nel nostro reparto nessun paziente in grado di esprimere un consenso viene sottoposto a trattamenti che rifiuta.

LA NOSTRA FILOSOFIA DI CURA

 Il nostro approccio al paziente grave ci spinge a dare grande importanza alla tecnologia e alle terapie di avanguardia, ma nello stesso tempo anche ad aspetti più umani della cura, come la comunicazione, l’etica e le cure di fine vita. Per fare questo ci formiamo e ci confrontiamo con altri centri di avanguardia; siamo inoltre promotori di studi a livello nazionale e internazionale, di corsi e di iniziative di solidarietà sociale.

ECMO

 

Mani

 

 

 

 

 

 

 

I NOSTRI PROGETTI

PROGETTO GiViTI: La nostra rianimazione, insieme ad altre 300 rianimazioni italiane, partecipa ad una raccolta dati per il monitoraggio della qualità delle cure in terapia intensiva.

ECMO: il nostro centro utilizza sistemi di ossigenazione extracorporea per le gravi malattie cardiopolmonari o per particolari interventi chirurgici.

I COLLOQUI CON LO PSICOLOGO: due giorni la settimana è in reparto con noi uno psicologo disponibile a incontrare gratuitamente famigliari (ed eventualmente pazienti) che ne fanno richiesta.

IL FOLLOW UP

Il nostro centro da molti anni ha avviato un ambulatorio di follow up dei pazienti dimessi dalla rianimazione per monitorare gli esiti delle cure intensive.

IL SUPPORTO ALLE FAMIGLIE

Da circa due anni è attivo un gruppo aperto di informazione e sostegno alle famiglie di pazienti dimessi dalla terapia intensiva. Il gruppo si incontra mensilmente e affronta i problemi che si possono incontrare nel lungo percorso riabilitativo.

DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI

Per i pazienti ricoverati che muoiono nonostante terapia massimale, la nostra rianimazione coltiva da sempre attenzione e sensibilità al tema della donazione d’organi e tessuti a scopo di trapianto.

Dal 2015 è offerta ai pazienti e ai loro famigliari anche la possibilità della donazione d’organi a cuore fermo, quindi non soltanto dopo accertamento di morte con criteri neurologici (morte cerebrale), ma anche dopo accertamento con criteri cardiologici. 

 ASL

 

 

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Ultima revisione: 23 luglio 2018 - EP

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