ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda - Neurorianimazione

                                                                                         

Dipartimento Neuroscienze   
Struttura Complessa Neurorianimazione   
Area Nord - Blocco DEA, Ala Est, 1° Piano;
Segreteria: 02 6444.2685
 e-mail: neurorianiamzione@ospedaleniguarda.it
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda 

 Piazza Ospedale Maggiore 3 - 20162 – MILANO 

   

  Blocco DEA 

 

INFORMAZIONI GENERALI

L’Ospedale Niguarda Ca’ Granda è uno dei più grandi Ospedali Pubblici d’Italia ed è punto di riferimento regionale per molte patologie e sindromi.

La Struttura Complessa (S.C.) Neurorianimazione di Niguarda è stata la prima a comparire in Italia, nel 1977; vi sono dedicati attualmente da 22 medici (divisa blu), 35 infermieri (divisa azzurra) e 6 Operatori Socio Sanitari (divisa bianca).

E’ un reparto di 11 letti attrezzati per i pazienti che hanno una malattia grave che coinvolge il sistema nervoso centrale e che necessitano di cure e monitoraggio continuo.

Non siamo una terapia intensiva pediatrica ma circa 1 paziente su 7 ha meno di 18 anni.

QUALI PATOLOGIE CURA

La Neurorianimazione offre trattamento a pazienti di ogni età con traumi/patologie/sindromi acute che riguardano il Sistema Nervoso, quali traumi cranici, ematomi cerebrali da rotture di arterie, ictus ischemici, paralisi midollari, meningiti, encefaliti, idrocefali. La nostra S.C. ricovera infine pazienti con politrauma (trauma di molteplici distretti corporei) e, occasionalmente, pazienti critici medici o chirurgici con patologie non neurologiche.

Fornisce assistenza anestesiologica prima (ambulatorio di visite pre-anestesiologiche), durante e dopo l’attività neurochirurgica, neuroradiologica sia in urgenza che per gli interventi programmati; inoltre, supporta l’attività chirurgica elettiva della Chirurgia dell’Epilessia e della Chirurgia Pediatrica. Viene condotta, infine, l’attività di consulenza e sedazione in Risonanza Magnetica e TAC per i pazienti (adulto e pediatrico) che ne necessitino.

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La nostra S.C. è referente intensivistica per i pazienti del Dipartimento di Neuroscienze inclusi i pazienti para e tetraplegici dell’Unità Spinale Unipolare. Per pazienti tetraplegici con necessità di respirazione artificiale per lesione dei “centri del respiro” midollari, il reparto di Neurorianimazione fornisce attività di consulenza per selezionare coloro che possono beneficiare del posizionamento di uno speciale “pacemaker” (stimolatore) diaframmatico, con lo scopo di ridurre la necessità di ventilazione meccanica e aumentare l’autonomia dei pazienti.

LE VISITE

La visita ai pazienti è aperta dalle 12.30 alle 13.30, dopo il colloquio informativo con l’equipe, e poi dalle 18.30 alle 19.30. Il turnover di pazienti è alto (circa 700 all’anno) e un posto letto non rimane vuoto mediamente per più di 9 ore; grazie ai colloqui quotidiani concordiamo orari di visita allargati che vengano incontro sia alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie/viciniori che a quelle di infermieri e medici. I genitori dei minorenni (o loro famigliari, quando richiesto) possono stare coi pazienti 24 ore/24 in reparto.

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Di norma non è possibile comunicare informazioni cliniche estese per telefono, fatto salvo per esigenze particolari precedentemente concordate; si raccomanda tuttavia di lasciare sempre un recapito telefonico al personale in servizio per comunicazioni urgenti.

Anche i bambini possono visitare i loro genitori o fratelli/sorelle ammalati; questo viene valutato con il supporto della psicologa, che prepara i piccoli all’incontro e li segue nelle fasi successive.

La normale procedura igienica richiesta ai visitatori è il lavaggio delle mani prima e dopo la visita; durante l’orario di visita, la privacy dei pazienti è conservata con teli e paraventi che separano i letti gli uni dagli altri, al fine anche di garantire a ogni paziente l’intimità col proprio viciniore.

Per quanto riguarda le recenti norme in merito alle visite ai pazienti introdotte a causa della pandemia COVID-19, si rimanda al sito aziendale per regole e procedure.

I COLLOQUI CON FAMIGLIE E VICINIORI

Tutti i giorni è previsto dalle 12.30 alle 13.30 il colloquio con i familiari dedicato alle notizie cliniche. Il colloquio si tiene con il responsabile del reparto e il case-manager o il coordinatore. E’ attivo bisettimanalmente il servizio di Psicologia Clinica, che coadiuva il personale nella comunicazione con le famiglie e fornisce supporto a viciniori o pazienti che ne facciano richiesta. Se vi fossero variazioni cliniche significative, saremo noi a telefonare e richiedere un colloquio al di fuori di questo orario.

LA VOLONTA’ DEI PAZIENTI

Quando i pazienti sono svegli, consapevoli e in grado di partecipare al loro piano di cure, se lo desiderano, vengono coinvolti nelle scelte terapeutiche; nessun paziente in grado di esprimere un consenso viene sottoposto a trattamenti che rifiuta.

Cerchiamo sempre di fare riferimento alla nostra esperienza in merito alla malattia, non solo in senso tecnico ma anche come “vissuto” raccolto dai pazienti e dai viciniori che rivediamo dopo tempo.

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Nei pazienti incoscienti le scelte sono valutate in alleanza con chi conosce il paziente (famiglia, viciniori, caregivers) e può esprimersi in merito alle cure. Nel caso in cui siano presenti delle volontà registrare (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento) in merito ai processi di cura, esse vengono considerate, come impongono la Legge Italiana e l’Etica delle Professioni Sanitarie.

LA NOSTRA FILOSOFIA DI CURA

Il lavoro nel nostro reparto è un lavoro di squadra. Le decisioni relative al trattamento della persona assistita vengono definite attraverso molteplici confronti quotidiani e multidisciplinari dello staff medico, infermieristico e fisioterapico.

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Il nostro approccio al paziente grave (paziente critico) ci spinge a dare grande importanza alla tecnologia e alle terapie di avanguardia con l’intento di evitare danni al cervello. Nelle situazioni nei quali il danno si sia già instaurato, cerchiamo di evitare che si estenda, perchè vi siano le migliori possibilità di ripresa.

In questo è fondamentale la partecipazione del paziente e delle persone vicine per capire quali siano le strade migliori da intraprendere.

Per i pazienti ricoverati che muoiono nonostante si sia provato a fare il “massimo”, la nostra rianimazione coltiva da sempre attenzione e sensibilità al tema della donazione d’organi e tessuti a scopo di trapianto.

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Dal 2019 è offerta ai pazienti e ai loro famigliari anche la possibilità della donazione d’organi a cuore fermo, quindi non soltanto dopo accertamento di morte con criteri neurologici (morte cerebrale), ma anche dopo accertamento con criteri cardiologici.

I PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

La Neurorianimazione aderisce da sempre a numerosi studi a livello nazionale e internazionale, nell’ambito della Medicina di Area Critica e delle Neuroscienze acute; tra questi citiamo i due progetti permanenti che affiancano la normale attività clinica.

Progetto GiViTI: La nostra rianimazione, insieme ad altre 300 rianimazioni italiane, partecipa ad una raccolta dati per il monitoraggio della qualità delle cure in terapia intensiva.

Il follow up: Il nostro centro supporta sia con appuntamenti telefonici che, in minor misura ambulatoriale, i pazienti che hanno avuto un decorso difficile dimessi dalla rianimazione, per monitorare gli esiti delle cure intensive e fornire consigli se richiesti.

Il Direttore Medico della Struttura Complessa è il dr Arturo Chieregato, mentre il coordinatore Infermieristico è  Silvano Pagani.

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Per ulteriori informazioni consultate il sito www.intensiva.it

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