Azienda ULSS n.1 - Belluno

 

arlogo1. LE FINALITA' DELL'UNITA' OPERATIVA
DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE


L’unità operativa di Anestesia e Rianimazione del nostro ospedale è composta da due sezioni in cui lavorano medici e infermieri.

 
Sezione di Terapia Intensiva o Rianimazione

Il reparto di Terapia intensiva (o Rianimazione) cura malati con gravi patologie che necessitano sia di cure mediche che di assistenza infermieristica altamente specializzata  con trattamenti di supporto o sostituzione delle funzioni vitali principali. Vengono quindi organizzati:

  • Il ricovero di persone gravemente malate che vengono monitorate e curate,
  • Prestazioni di emergenza direttamente in ProntoSoccorso, nei Reparti o negli Ambulatori dell’Ospedale di Belluno,
  • La cura e l’assistenza di malati molto gravi che devono essere trasportati all’interno dello stesso ospedale (per esami o interventi),
  • In collaborazione con il SUEM e il Pronto Soccorso il trasporto di malati molto gravi o instabili presso altri ospedali,
  • Le procedure relative alla donazione di organi o tessuti, quando possibile.
inf
Eric e Laura
Infermieri Coordinamento Trapianti

Sezione di Anestesia

Organizza tutta l’attività anestesiologica dell’Ospedale di Belluno, sia programmata che in urgenza/emergenza. Si occupa quindi di anestesia generale e locoregionale in sala operatoria, di sedazione e di qualsiasi procedura necessiti della presenza dell’anestesista per interventi complessi o pazienti particolarmente fragili.

Vengono pertanto organizzati:

  • valutazione medica anestesiologica preoperatoria
  • Esecuzione di anestesia generale o locoregionale
  • Gestione del parto indolore 7gg su 7, 24h al giorno
  • Assistenza infermieristica al paziente in anestesia e nel primo postoperatorio
  • Gestione e controllo del dolore postoperatorio

 

2. L'ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DELL'UNITA' OPERATIVA

Nominativo Funzione             
Davide Mazzon                                        Direttore UO Complessa Anestesia e Rianimazione
Referente Qualità
Lorenzo Bernardi

Dirigente medico
Responsabile UOS Terapia Intensiva
Referente Rischio Clinico area medica

Raul Bucciarelli

Dirigente medico
Responsabile UOS Organizzazione Gruppi Operatori Belluno

Eric Serafini

Infermiere ff coordinatore
Coordinamento Procurement Organi e Tessuti, PICC team
Referente Qualità

Cancian Laura

Infermiera - COT, PICC team

Patrizia Orsingher

Infermiera - Segreteria

Lina Reolon
Alessandra Fiori

Infermiere - Team nutrizionale, PICC team, Segreteria

Bernard Moira
Brugnaro Pamela
Carlin Fabrizia
Cecconet Teresa
De Cian Sabrina
De Lazzer Luigi
De Martin Marianna
De Paoli Lucia
Longi Denis
Pianon Roberto
Poncato Elena
Poole Daniele
Ricchiuti Annamaria
Rubino Giuseppe
Sandei Ludovica
Varutti Rosanna

Dirigenti Medici

Bulf Michela
Capraro Lisa
Chierzi Anna
Corona Giulia
D'Alpaos Lucia
Da Canal Selene
De Barba Barbara
De Bona Annalisa
De Bona Monica
De Col Barbara
Del Pizzol Ivan
De Lucca Ylenia
Facen Raffaela
Feltrin Paola
Ganz Giada
Kokunja Olvina
Losso Federica
Sibilani Francesca
Siorpaes Barbara
Slaviero Lucia
Talin Paola
Trevisson Barbara
Vedana Denise
Vettore Federica

Infermieri Terapia Intensiva

Andrich Piera Angela
Cesco Betta Tatiana
Piasente Delia
Zampieri Renata

OSS Anestesia e Rianimazione

Balzan Claudio
Dal Farra Jurgen
De Battista Andrea
Fant Vittoria
Gorgoglione Annarita
Patt Alessandra
Piccirillo Stanislao
Pislor Luca
Reolon Oriana
Rosso Mirella
Savi Fabiana
Saviane Lerna

Infermieri Anestesia

 

blti drmazzonrespuoaer
Il reparto di Terapia Intensiva
 Dott. Davide Mazzon
       Direttore UO Complessa Anestesia e    Rianimazione

I Curriculum dei Dirigenti Medici della UO di Anestesia e Rianimazione sono visionabili al link http://www.ulss.belluno.it/?pagina=bandi&servizio=23&bando=73#tabella

 

3. TERAPIA INTENSIVA: ALCUNI DATI SULLA NOSTRA ATTIVITA'

drbernardirespti
Dott. Lorenzo Bernardi
Responsabile UO Semplice Terapia Intensiva

La terapia intensiva dell’Ospedale di Belluno ha  9 posti letto.

Nel 219 sono state ricoverate 479 persone. Poiché facciamo parte del GiViTI (Gruppo Italiano per la Qualità degli Interventi in Terapia Intensiva) possiamo costantemente confrontare il nostro lavoro con quello di altre terapia intensive aderenti al progetto e fare delle analisi statistiche sui nostri pazienti. Dai dati che abbiamo ricavato sappiamo che la nostra Terapia Intensiva ha ottimi risultati sia sulla sopravvivenza che sulla qualità di vita dei nostri pazienti.

Nel biennio 2020-21 il nostro lavoro è stato inevitabilmente condizionato dalla pandemia covid-19.

Abbiamo ricoverato circa 130 persone con grave polmonite dovuta al coronavirus-19. Nonostante le cure intensive purtroppo molti di loro sono deceduti. Anche in questo caso, comunque, la nostra Rianimazione, confrontata con gli altri centri aderenti al progetto GiViTI, ha dimostrato avere risultati in linea con le altre rianimazioni che hanno trattato pazienti COVID.

4. TERAPIA INTENSIVA: ACCESSI DEI FAMILIARI E COLLOQUI CON I MEDICI

ospbl2

Con la pandemia covid-19 molte cose sono cambiate nell’accesso dei familiari all’ospedale. 

I pazienti covid negativi possono ricevere visite dai loro familiari ogni giorno, per un massimo di due familiari a paziente (che devono però entrare uno alla volta) prenotando il giorno prima o il giorno stesso l’orario di accesso alla Rianimazione in modo da riuscire a garantire il distanziamento tra i diversi familiari.

Purtroppo i familiari dei pazienti covid positivi non possono fare visita al proprio caro. Possono comunque, concordando un orario, venire presso la nostra Rianimazione e vederlo attraverso la vetrata e avere così la possibilità di parlare di persona con i medici e gli infermieri che si prendono cura di lui.

La persona ricoverata può decidere a chi possiamo o non possiamo dare informazioni riguardo al suo stato di salute. Se non è in grado di decidere parleremo con i familiari più stretti (moglie/marito/covivente/fratelli/ figli maggiorenni…).

All’ingresso di ogni paziente, una volta sistemato e stabilizzato,  è previsto un colloquio con i medici e verrà fornito un opuscolo informativo. In caso di novità importanti chiameremo noi al telefono.

Prima di entrare e dopo essere usciti è molto importante lavarsi le mani, è meglio non dimenticarsene.

In casi particolari (bambini, disabili..) è possibile la permanenza protratta di un familiare.

Preferiamo non fornire informazioni al telefono, a meno che questo non sia stato concordato prima.

Per noi è importante conoscere l’ opinione di pazienti e familiari. 

Vi invitiamo a scaricare e compilare il "Questionario di Valutazione del grado di soddisfazione dei Familiari in Terapia Intensiva".

5. ANESTESIA: PERCHE' TALVOLTA I PAZIENTI HANNO PAURA
DELL'ANESTESIA?
lauradorigoinfcoordinatriceaer
Laura Dorigo
Infermiera Coordinatrice

Tutti sanno che esiste l’anestesia, ma non sempre si sa esattamente in cosa consiste e a cosa si andrà incontro.

Spesso si sente la frase “ho più paura dell’anestesia che dell’intervento!”.

Il momento migliore per risolvere tutti i dubbi riguardo l’anestesia è la visita anestesiologica pre operatoria, che si svolge in ambulatorio. Durante questa visita spieghiamo come funziona l’anestesia e c’è del tempo per fare domande al medico.

Mi sveglierò ancora?
E’ molto comune la paura di non risvegliarsi dall’anestesia. Le moderne tecniche di anestesia sono molto sicuri e ci permettono di operare in sicurezza anche persone molto anziane o con molte patologie. Qualche rischio, come in tutte le cose, esiste sempre. E’ la visita anestesiologica il momento per parlarne.

Può succedere che mi svegli durante l’anestesia?
In passato poteva succedere questo spiacevole evento. Al giorno d’oggi ci sono molte metodiche per monitorare in tempo reale il grado di “addormentamento” del cervello durante una anestesia. In questo modo svegliarsi durante un’anestesia non è praticamente più possibile.

Mi facia un’anestesia leggera, ho paura di una pesante
Non esistono anestesie “leggere” o “pesanti” ma solo anestesie GIUSTE per ogni tipo di paziente e per ogni tipo di intervento. In caso di interventi di lunga durata o particolarmente impegnativi al risveglio potrebbe avvenire qualche reazione o sensazione spiacevole, come la nausea o il vomito.

Ho paura di avere vomito al risveglio
Il vomito nelle ore successive ad un intervento chirurgico è un effetto collaterale non grave, ma molto temuto. Addirittura si pensa che sia quasi normale o obbligatorio.

Per fortuna ci sono farmaci nuovi per evitare che questo accada. Purtroppo, però, a volte capita ancora. Se con interventi o anestesie precedenti si è avuto questo spiacevole effetto collaterale è la visita anestesiologica il momento per dirlo, metteremo in campo tutti i metodi per evitarlo!

Un mio parente ha avuto un terribile mal di testa dopo l’anestesia nella schiena (spinale), e io non vorrei proprio farla!
In passato dopo l’anestesia spinale (l’anestesia nella schiena) spesso capitava un forte mal di testa. Questo era dovuto al diametro degli aghi utilizzati, che era molto maggiore del diametro degli aghi che vengono utilizzati oggi. Con le forme e le dimensioni degli aghi che utilizziamo al giorno d’oggi il mal di testa è un’eventualità davvero rara.

Sicuramente l’anestesia spinale è il tipo di anestesia migliore per il taglio cesareo e anche per interventi alle gambe o alla pancia in persone molto fragili, anziane o con molte malattie.

In quanto tempo si smaltisce l’anestesia? E’ vero che ci vogliono molti giorni?
Gli anestetici moderni si smaltiscono molto velocemente, di fatto quando si è svegli si sono già metabolizzati tutti i farmaci. In caso di interventi brevi e selezioni si può anche tornare a casa il giorno stesso. Interventi più lunghi o più complessi sono più impegnativi da superare e bisognerà stare in ospedale qualche giorno, soprattutto se si è anziani.

Sentirò dolore una volta operato?
Attualmente, la conoscenza dei meccanismi del dolore ha fatto passi da gigante e la farmacologia offre una varietà di farmaci che consentono di “cucire addosso al paziente la terapia del proprio dolore”. Ogni anestesista progetta il piano di copertura del dolore postoperatorio fin dall’ inizio della procedura operatoria stessa.

L’anestesista farà quindi il possibile per voi.

Gli obiettivi dell’anestesista sono gli stessi del paziente: nessun dolore, massimo benessere, minimo rischio, nessuna complicanza.

 

6. ANESTESIA: PARTORIRE SENZA DOLORE A BELLUNO

Le donne che vogliono partorire senza dolore possono farlo grazie ad una particolare anestesia detta perdurale.

Circa 100 donne ogni anno scelgono di partorire in questo modo. L’anestesia ha poche controindicazioni e da ottimi risultati.

Nei corsi pre-parto ci sarà una lezione su questa anestesia. Chi non può seguire la lezione può prenotare al CUP una visita con l’anestesista. E’ importante seguire la lezione o fare la visita per avere l’anestesia epidurale.

E' qui possibile scaricare l'opuscolo relativo alla partoanalgesia, dove potete trovare informazioni più precise e dettagliate.

Indica il nome del reparto di t.i. e la citta:
E-mail:
 

Ultima revisione: 21 ago 2022 - GF

footer intensiva

Questo sito utilizza cookie per il solo scopo di migliorare la navigazione