Per non essere soli
Di fronte all'esperienza della sofferenza si è tutti uguali, pronti ad accogliere un cenno di conforto o di comprensione, una parola, uno sguardo, un sorriso da parte dei vari operatori sanitari e di tutte le persone che si incontrano lungo il cammino.
Avere qualcuno con cui condividere questa sofferenza è di fondamentale importanza e spesso la sola presenza di una persona cara può rappresentare un sollievo.
A volte anche esperienze delle altre persone, ex pazienti, parenti o operatori sanitari, possono aiutare a non sentirsi soli e a trovare la forza per affrontare con coraggio il difficile e doloroso periodo in cui una persona cara è ricoverata in Terapia Intensiva.
Non essere soli significa anche guardare onestamente i problemi che si hanno davanti: queste fonti di informazione e testimonianza possono forse diminuire le paure.
Ultima revisione: 28 ottobre 2017 - EP
.