Aiutare il tuo congiunto

La presenza di una persona cara al fianco di una persona ricoverata in Terapia Intensiva può essere davvero importante.

In primo luogo costituisce un'importante fonte di rassicurazione. Affrontare una malattia che richiede il ricovero in Terapia Intensiva può essere molto difficile: non essere e non sentirsi soli, rappresenta il migliore punto di partenza verso una possibile guarigione.

mani puzzle

 

 

La presenza di un familiare riduce l'ansia e può influire positivamente sull'alterazione dei parametri vitali, contribuendo a ripristinare precocemente alcune attività vitali (respirazione efficace, battito regolare del cuore, controllo della pressione del sangue, ...).

 

Un altro importante ruolo dei familiari è quello di essere un raccordo con l'esterno: rappresentano, per la persona ricoverata, un importante contatto con la realtà. Avere notizie su ciò che accade "fuori", vedere volti o oggetti familiari, come ad esempio delle foto o i disegni dei nipotini, costituisce un ritorno alla propria quotidianità. Tutto ciò può rappresentare un riferimento molto utile a coloro che vivono un disorientamento grave, tipico di chi è costretto a rimanere a lungo ricoverato in Terapia Intensiva.

I familiari possono aiutare anche in altri modi: per esempio aiutando la persona ricoverata a farsi capire, portando oggetti da casa, facendo ascoltare della musica o leggendo un libro, massaggiando le mani o i piedi del proprio caro. Aiutando, in poche parole, a rendere meno difficile la permanenza in Terapia Intensiva.

Il personale sanitario saprà aiutarvi nel capire cosa è più indicato fare o non fare per aiutare il vostro congiunto. 

ultima revisione: 3 agosto 2020 - GF

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