U.O. Anestesia e Rianimazione del Pronto Soccorso

Si trova presso lo Stabilimento di Cisanello (Edificio 31 Piano 1°) dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Direttore: dott. Paolo Malacarne

Questa Rianimazione polivalente è dotata di 12 posti-letto. Ricovera prevalentemente malati che giungono al Pronto Soccorso in emergenza a seguito di gravi politraumatismi, a causa di patologie acute che necessitano di interventi chirurgici d'urgenza, oppure per patologie acute che mettono in pericolo la vita del malato (ad es. gravi insufficienze respiratorie secodarie a polmoniti o stati di coma per gravi cerebro lesioni acquisite quali emorragie cerebrali spontanee, meningo-encefaliti).

Tutta la tecnologia presente in Rianimazione viene costantemente controllata e governata dai 2 medici e dai 5 infermieri che in ogni turno di lavoro curano e assistono i malati, coadiuvati dal personale di supporto.

Un medico settimanalmente ha il compito di "responsabile", garantisce la continuità di cura sui malati e tiene, insieme all'infermiere, il colloquio quotidiano con i familiari per aggiornarli sulla evoluzione clinica.

La maggior parte dei malati ricoverati in questa Rianimazione sono in coma, o a seguito della malattia che li ha condotti al Pronto Soccorso o per la presenza di farmaci sedativi ed analgesici ("coma farmacologico") necessari ad evitare ogni possibile sofferenza causata dai nostri trattamenti: in assenza di esplicite "direttive anticipate" (o "testamento biologico") da parte del malato stesso o di altre forme di ricostruzione della sua volontà, i medici e gli infermieri che hanno in cura il malato informeranno costantemente i familiari e/o gli amici del malato sulle diverse opportunità diagnostiche e terapeutiche, e le scelte che verranno compiute dall'equipe curante e riportate nella cartella clinica saranno costantemente improntate al rispetto dei principi etici di "beneficialità" e "non maleficità" per malato stesso.

Malacarne foto reparto

Per rendere ai familiari e agli amici dei malati l'ingresso in Rianimazione meno traumatico e più umano possibile, è concessa la presenza al letto del malato per molte ore al giorno, senza l'impaccio di inutili camici o mascherine o cappellini, c'è la possibilità di interagire con gli operatori e di avere ogni giorno almeno un colloquio con il medico e l'infermiere che seguono il malato.

Questa Rianimazione partecipa dal 2002 ad un progetto nazionale, coordinato dall'Istituto Mario Negri di Milano e denominato "GIVITI" (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva) volto a valutare (in modo quanto più possibile oggettivo) e migliorare la qualità e la appropriatezza delle cure e dall' assistenza erogate in Rianimazione: grazie a questa opportunità, è in atto un continuo processo di analisi di "quello che non funziona" e di come poter migliorare le cose.

Molte cose possono essere migliorate: medici e infermieri ringraziano congiunti e malati per tutti i suggerimenti che vorranno dare, sia durante che dopo il ricovero. A tal fine è previsto anche un "follow-up", vale a dire ricontattare a distanza di qualche mese dalla dimissione i malati e i loro familiari per conoscere l'esito sia clinico che psicologico della esperienza di ricovero in questa Rianimazione.

I medici e gli infermieri della Rianimazione

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